Care amiche e amici dei CEMEA, la nostra Presidente è morta.

Clotilde Pontecorvo è stata per molti di noi qualcosa di diverso dell’acuta professoressa che ha introdotto in Italia metodologie attive e fatto conoscere le grandi potenzialità dei bambini. A poca distanza dalla sua morte ci scrivono in molti ricordando la sua figura, la sua risolutezza, il suo acume, la sua convivialità.

Per noi dei CEMEA la presidenza di Clotilde portava con sé la certezza di non perdere il cammino. Idee moderniste, pratiche eclatanti, pedagogie allettanti, potevano essere sempre accolte e considerate, ma sempre con occhio curioso e critico, senza perdere i nostri valori condivisi.

Nelle nostre riunioni ufficiali, non mancava volta che Clotilde non ci raccontasse una storiella ebraica. Le regaliamo adesso una a lei. È quella di un amico inconsolabile che piangeva disperato per la morte di un’amica. “Gli chiesero perché ti affliggi? Possibile che tu non creda nella resurrezione dei morti?” E lui, sempre in lacrime; “Certo che ci credo ed è per questo che piango”.

Ciao Clotilde, se mai risorgerai, chiamaci e rideremo insieme.

Gianfranco Staccioli